Un forte impatto scenografico: installazioni audio e video all'interno di un "cubo dei segni" che spiegano il progetto, un percorso attraverso pannelli emozionali che rendono visibili le sue parole chiave... condivisione, unicità, meraviglia di un attimo, variazione di stato, divenire, bellezza, sorpresa.
Your Sign, Your Story è un evento immaginato dagli studenti dello Ied di Milano per Hugo Boss. Il punto di partenza è stata una domanda: che cos'è la bellezza? La risposta a cui sono giunti è stata davvero insolita: la bellezza si può percepire solo attraverso un'esperienza, un vissuto che sia unico e sorprendente. Il manifesto USB- unicità, sorpresa, bellezza - nasce dopo questa riflessione e prende vita in un libro ricco di immagini e di foto, che raccontano questa esperienza degli studenti con Hugo Boss e che ci spiegano come questi tre valori siano alla base di un'esperienza creativa.
Particolare l'esperienza che i visitatori potevano compiere durante l'evento: una piccola macchina scannerizzava una propria parte del corpo (per me è stato il tatuaggio), un programma elaborava l'immagine e la traduceva in una texture di forme e colori (per me un insieme di figure romboidali verdi e viola)... che poi veniva applicata alla bottiglia di profumo, rendendola pertanto unica, personale ed irripetibile. Davvero una bella idea quella degli studenti dello Ied!
Un particolare grazie per l'invito a Serena Mariani, per la simpatia e la gentilezza con la quale ha accompagnato me ed i miei due amici nel percorso YSYS.
Your Sign, Your Story è un evento immaginato dagli studenti dello Ied di Milano per Hugo Boss. Il punto di partenza è stata una domanda: che cos'è la bellezza? La risposta a cui sono giunti è stata davvero insolita: la bellezza si può percepire solo attraverso un'esperienza, un vissuto che sia unico e sorprendente. Il manifesto USB- unicità, sorpresa, bellezza - nasce dopo questa riflessione e prende vita in un libro ricco di immagini e di foto, che raccontano questa esperienza degli studenti con Hugo Boss e che ci spiegano come questi tre valori siano alla base di un'esperienza creativa.
Particolare l'esperienza che i visitatori potevano compiere durante l'evento: una piccola macchina scannerizzava una propria parte del corpo (per me è stato il tatuaggio), un programma elaborava l'immagine e la traduceva in una texture di forme e colori (per me un insieme di figure romboidali verdi e viola)... che poi veniva applicata alla bottiglia di profumo, rendendola pertanto unica, personale ed irripetibile. Davvero una bella idea quella degli studenti dello Ied!
Un particolare grazie per l'invito a Serena Mariani, per la simpatia e la gentilezza con la quale ha accompagnato me ed i miei due amici nel percorso YSYS.
Nessun commento:
Posta un commento