SOGNANDO KLIMT



Non serve scrivere presentazioni di sorta quando si parla di Gustav Klimt.
Klimt è da sempre il mio pittore preferito... e dico questo anche se sò che non si dovrebbero paragonare arte e artisti di diverse epoche e diverse correnti.
Tra tutti i grandi pittori vissuti fin'ora, avrei voluto essere ritratta assolutamente da lui.
E voi? Chi scegliereste?

4 commenti:

marco ha detto...

domanda interessante!

umm a me non piace ritrarmi nè essere ritratto. lo trovo quasi un furto una violazione.

ci sono ritratti che fai rovesciando il tuo amore per la persona (o cosa) che ritrai nelle pennellate, con intenzionalità.
ami il gesto di quelle e la forma così che in qualche modo scusi il fatto di, per così dire invadere l'altra persona, di lasciare, a chi guardi, un tuo modo di vedere qualcun'altro, un giudizio pubblico. ma in qualche modo, di certo, ami ciò che hai davanti in modo molto privato.

in altri ancora, la tua passione è solamente per la forma per il gesto, e arrivi a toccare solo successivamente, quasi sorprendendotene, una natura nascosta della persona o oggetto che hai davanti, ti incuriosisce la inaspettata affezione per quella o quello e non senti il bisogno di farne mistero.

non è molto diverso dal tipo di attrazione per le persone più emotivo o più sensuale, che si possa provare.

in entrambi i casi, pe rme è un fatto estremamente privato, mi sentirei a disagio a esserne oggetto, tanto più dove, nel ritrarre, si tenta di fermare un istante e da un punto di vista ovviamente personale, che non è la sostanza di una persona.

per questo, già quando dipingo, ma specialmente quando ritraggo, sono molto cauto nel soggetto e nell'approccio e, in genere, lo faccio solo per me o per la persona coinvolta.

posso però risponderti che un tratto denso e disegnato come quello di Felice Casorati, Picasso o una parte di Sargent mi disturberebbero di meno di altri.

ma tu? si dice che la vanità sia donna e non confond questa argomentazione con quella più elevata tua, ma dimmi, perchè provi la curiosità ad essere ritratta, o meglio, in che modo, chi o che cosa vorresti ritrovare nel tuo ritratto?

alessandra ha detto...

Cosa dirti, che sono un po' vanitosa? Ovviamente lo sono...
Come spiegarti... mi piace il modo in cui Klimt ritrae le donne, i volti scavati, le linee "forti", i colori decisi, i contrasti e le contraddizioni che li accompagnano... amo questo Klimt, quello di "Giuditta", per intenderci. Semplicemente se provo ad immaginare un mio volto dipinto, vedo un quadro di Klimt a rappresentarmi... presuntuoso, lo sò... ma è il mio immaginario, una sorta di sogno e lì tutto è concesso!

Anonimo ha detto...

io vorrei essere una statua di marmo bianco...di quelle che il vento sfiora fuori da un tempio....vorrei essere in una piazza...a ricordare..non per essere ricordato.....vorrei appartenere ad una metafora od un simbolo...senza identità o magari averla ma in senso letterario...un laoconte...un teseo...un discobolo.


eppure klimt mi emoziona...

....Hygieja..il mio preferito... per guardarla a lungo l'ho messo davanti al letto....
contemplo i fiumi d'oro diventare gioielli e serpenti, il colore della stoffa e la presenza misteriosa del tempo....
interpreto ri segni arcani di una cultura a me cara...vedo come abbia voluto restituirla con grande attenzione agli uomini....



mi sarebbe piaciuto vederlo lavorare più che essere un modello....

manlio

alessandra ha detto...

Ti confesso una cosa: io ho una adorazione per le sculture in marmo... chiunque sappia dare forma a questo durissimo, potente e freddo materiale ha la mia ammirazione profonda... trovo che scolpire sia una cosa davvero difficile... è davvero un dono speciale riuscire a plasmare il marmo... qualcuno, specie nell'antichità, era davvero superlativo... guarda, mi stò incartando con le parole perchè davvero per me è un'emozione ogni volta... e trovo difficile esprimere quello che provo... sarà mica un accenno di sindrome di stendhal!?!?!!
bacio manlio.